Berna, 23.06.2022 – Nel 2021 il consumo finale di energia in Svizzera è aumentato del 6,3 per cento rispetto all’anno precedente, raggiungendo 794 720 terajoule (TJ). Le ragioni principali vanno ricercate nelle temperature più rigide rispetto al 2020 e nell’allentamento delle restrizioni intese a combattere la pandemia di COVID-19.
L’aumento del 6,3 per cento del consumo finale di energia rispetto all’anno precedente è dovuto principalmente a due fattori. Innanzitutto, l’allentamento delle restrizioni intese a combattere la pandemia di COVID-19 ha determinato un aumento generale del consumo di energia. Secondariamente, le temperature del 2021 nettamente più rigide rispetto all’anno precedente hanno causato un aumento del consumo dei vettori energetici impiegati per riscaldare. Il numero di gradi giorno, un importante indicatore del consumo energetico a fini di riscaldamento, è aumentato del 15,3 per cento rispetto al 2020. Si sono inoltre intensificati leggermente anche alcuni fattori che determinano, sul lungo periodo, una tendenza alla crescita dei consumi di energia: la popolazione residente permanente (+0,8%), il prodotto interno lordo (+3,7%), il parco veicoli (+1,1%) e il parco immobili (tendenza all’aumento, ma non sono ancora disponibili cifre dettagliate). L’aumento dell’efficienza energetica e gli effetti delle sostituzioni hanno invece un effetto attenuante sulla crescita del consumo energetico. Le analisi a posteriori condotte annualmente, che verranno pubblicate nell’ottobre 2022, forniranno ulteriori spiegazioni sui fattori determinanti per l’evoluzione del consumo energetico.
Lieve aumento del consumo di carburante
L’impatto della pandemia di COVID-19 nel 2021 si è ancora manifestato soprattutto nel consumo di carburante. Le vendite di cherosene sono sì aumentate dell’11 per cento rispetto all’anno precedente, ma sono tuttora inferiori alla metà del consumo registrato nel 2019. Il consumo di benzina e diesel è aumentato complessivamente dell’1,6 per cento (benzina: +2,2%, diesel: +1,1%), attestandosi però ancora una volta a un valore inferiore del 7 per cento circa rispetto al 2019. Globalmente, i combustibili fossili rappresentano circa un terzo (29,3%) del consumo finale di energia.
Al pari dell’anno precedente, dopo un aumento costante registrato negli anni 2014-2019, il consumo di biocarburanti è diminuito anche nel 2021 (-9,5%). La loro quota rispetto al totale delle vendite di benzina e diesel è pure diminuita leggermente, attestandosi al 3,3 per cento (2020: 3,7%).
Aumento del consumo di vettori energetici per il riscaldamento
Il clima più rigido del 2021 ha determinato un aumento significativo del consumo di vettori energetici per il riscaldamento. Il consumo di olio da riscaldamento extra-leggero è cresciuto del 10,9 per cento rispetto all’anno precedente, quello di gas naturale dell’8,3 per cento. Anche il consumo di elettricità è aumentato (+4,3%). Questi tre vettori energetici costituiscono più della metà del consumo finale di energia (55,3%).
L’impiego energetico dei rifiuti industriali ha subito un incremento del 3,6 per cento (quota del consumo finale di energia: 1,5%). Anche il consumo di carbone è aumentato leggermente (+1,1%). Nel 2021 non sono invece stati consumati oli da riscaldamento pesanti e il consumo del coke di petrolio è calato del 14,3 per cento. Questi tre vettori energetici rappresentano una percentuale molto esigua del consumo finale di energia (inferiore all’1%).
Aumenta anche il consumo di energie rinnovabili
Le temperature rigide hanno avuto ripercussioni anche su tutti i vettori energetici rinnovabili impiegati per riscaldare. Il consumo di legna da ardere e del calore a distanza hanno subito un incremento rispettivamente del 16,4 e del 9,7 per cento. Anche l’impiego di calore ambientale mediante pompe di calore è cresciuto in modo significativo (+17,7%), mentre il consumo solare termico è rimasto al livello dell’anno precedente. Globalmente, la percentuale di questi vettori energetici rispetto al consumo finale di energia si è attestata all’11,8 per cento (legna da ardere: 5,8%, calore ambiente: 2,8%, teleriscaldamento: 2,9%, solare termico: 0,3%).
L’impiego diretto di biogas è cresciuto del 2,7 per cento. Considerando anche la quantità di biogas immessa nella rete di gas naturale (nella statistica alla voce «gas»), risulta un aumento del consumo di biogas pari all’1,6 per cento. Nel 2021, la quota di biogas immesso sul consumo di gas totale è stata pari all’1,1 per cento (2020: 1,2%).