Berna, 11.11.2020 – Le condizioni quadro per l’incremento della produzione di energia elettrica generata a partire da energie rinnovabili sul piano nazionale saranno migliorate e pertanto la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico in Svizzera aumenterà. È quanto emerge dagli esiti della consultazione sulla revisione della legge sull’energia (LEne). Il Consiglio federale ha preso atto di tali esiti nella sua seduta dell’11 novembre 2020. L’Esecutivo ha anche incaricato il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC) di condurre le revisioni della legge sull’energia (LEne) e della legge sull’approvvigionamento elettrico (LAEl) nell’ambito di uno stesso atto mantello denominato «legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili» e di trasmettergli il relativo messaggio entro metà 2021.
Gli strumenti per il sostegno della produzione di energia elettrica generata a partire da energie rinnovabili sono al momento limitati fino a fine 2022 e 2030. Per questo motivo, in primavera il Consiglio federale ha posto in consultazione un progetto che propone di prorogare il sostegno e di strutturarlo in modo più orientato al mercato. Questa proposta è stata accolta positivamente dalla maggior parte dei partecipanti alla consultazione, in particolare per quanto concerne il sostegno al fotovoltaico attraverso gare pubbliche e l’auspicato aumento della produzione di energia elettrica nella stagione invernale.
La forma del sostegno è stata oggetto di opinioni divergenti. La maggioranza dei partecipanti alla consultazione sostiene la proposta del Consiglio federale quanto ai contributi d’investimento. Da più parti è stata richiesta l’introduzione di aste per le rimunerazioni per l’immissione di elettricità (premi di mercato fluttuanti); il Consiglio federale l’ha tuttavia respinta a causa dei costi più elevati che comporterebbe. Vari pareri auspicano un sistema di promozione più aperto alle varie tecnologie, che tenga conto anche delle centrali a combustibili fossili (centrali a gas). Anche questa richiesta non è stata accolta dall’Esecutivo, tra le altre ragioni, perché esso intende promuovere i vettori energetici rinnovabili nell’ottica del raggiungimento dei suoi obiettivi climatici.
Il Consiglio federale mantiene i contenuti principali
Sulla base dei riscontri della procedura di consultazione, il Consiglio federale mantiene i contenuti principali del progetto di revisione della LEne. Con la revisione, il Consiglio federale intende migliorare le condizioni quadro per il settore elettrico nonché creare la certezza di pianificazione e migliori incentivi agli investimenti. Tra gli elementi principali del progetto figurano:
- incremento della produzione nazionale di energia elettrica generata a partire da energie rinnovabili, inclusa la forza idrica;
- mantenimento del tetto del supplemento rete a 2,3 ct./kWh per la promozione delle energie rinnovabili;
- introduzione di aste per i grandi impianti fotovoltaici;
- proroga del sostegno finanziario mediante contributi d’investimento fino al 2035;
- rinuncia a nuovi strumenti di promozione come i premi di mercato fluttuanti, poiché richiederebbero più fondi.
Nella revisione della LAEl, il Consiglio federale ribadisce l’apertura totale del mercato elettrico. Le economie domestiche e le piccole imprese potranno passare al libero mercato e anche tornare al servizio universale. Il Consiglio federale auspica che il nuovo assetto del mercato dell’elettricità rafforzi la produzione decentrata di energia elettrica, integrando meglio le energie rinnovabili nel mercato dell’elettricità. Il servizio universale è costituito sistematicamente da energia elettrica svizzera proveniente al 100 per cento da energie rinnovabili. L’Esecutivo mantiene altresì l’introduzione di una riserva di stoccaggio per garantire l’approvvigionamento anche in caso di situazioni eccezionali estreme.
Il Consiglio federale riunisce le revisioni della LEne e della LAEl nell’ambito di un atto mantello; la cosiddetta «legge federale su un approvvigionamento elettrico sicuro con le energie rinnovabili» aumenterà la produzione di energia elettrica generata a partire da energie rinnovabili, integrerà meglio queste ultime nel mercato elettrico e rafforzerà la sicurezza di approvvigionamento in Svizzera.
I principali adeguamenti dopo la consultazione
A seguito della consultazione relativa alla revisione della LEne, il Consiglio federale ha apportato vari adeguamenti al progetto e ha aggiunto un’integrazione nell’ambito della LAEl.
Obiettivi di incremento della produzione di energia elettrica generata a partire da energie rinnovabili (LEne): l’obiettivo da raggiungere è ora pari a 17 terawattora (TWh) entro il 2035 (finora 11,4 TWh) e a 39 TWh (finora 24,2 TWh) entro il 2050. Gli obiettivi di incremento della produzione di elettricità generata a partire dalla forza idrica rimangono invariati a 37,4 TWh entro il 2035 e a 38,6 TWh entro il 2050.
Obiettivi di consumo (LEne): gli obiettivi del consumo medio pro capite di energia rimangono invariati al – 43 per cento rispetto al 2000 entro il 2035 e al – 53 per cento entro il 2050. L’obiettivo del consumo medio pro capite di elettricità rimane invariato fino al 2035 ovvero al – 13 per cento rispetto al 2000. A causa del rafforzamento dell’elettrificazione necessario ai fini del raggiungimento dell’obiettivo di emissioni nette pari a zero, l’obiettivo per il 2050 viene ridotto al – 5 per cento (finora – 18%).
Sostegno dell’incremento della produzione di energia elettrica a partire dalle centrali ad accumulazione (LAEl): per garantire la sicurezza dell’approvvigionamento elettrico a lungo termine nei mesi invernali sarà introdotto uno strumento specifico per la situazione svizzera (vedi riquadro).
Misure per rafforzare la sicurezza di approvvigionamento in inverno
1. Incremento della produzione di energia elettrica invernale a partire dalle centrali ad accumulazione di circa 2 TWh entro il 2040 (LAEl): l’autosufficienza in campo elettrico di circa 22 giorni sarà garantita, anche dopo l’abbandono del nucleare. I progetti di stoccaggio idonei riceveranno contributi d’investimento specifici che saranno finanziati con un supplemento aggiuntivo di 0,2 ct./kWh. Sarà effettuata una preselezione dei progetti candidati al finanziamento, con il coinvolgimento delle parti interessate (gestori, associazioni ambientalistiche) e dei Cantoni. Se l’obiettivo di incremento del 2 TWh entro il 2040 non potrà essere raggiunto solo con le grandi centrali idroelettriche, si potranno indire gare pubbliche – aperte ad altre tecnologie – per capacità che potranno essere raggiunte in tempi più brevi, nonché disponibili in modo sicuro e neutro dal punto di vista del CO2.
2. Rapido incremento delle energie rinnovabili (LEne): esso fornisce un significativo contributo (di base) alla sicurezza dell’approvvigionamento anche in inverno. Ai fini del raggiungimento degli obiettivi, i responsabili dei progetti ricevono contributi per i loro investimenti. Possono essere previsti anche criteri specifici per l’incremento dell’energia elettrica invernale. I contributi sono finanziati dai consumatori di energia elettrica attraverso il supplemento di rete (esistente).
3. Introduzione di una riserva di energia oggetto d’asta per garantire l’approvvigionamento anche in caso di situazioni eccezionali estreme (LAEl): i gestori delle centrali partecipanti si impegnano a trattenere una certa quantità di energia (ad es. acqua nel bacino di accumulazione) e ricevono in cambio un’indennità che i consumatori di energia elettrica pagano attraverso il corrispettivo per l’utilizzazione della rete.
A completamento di queste misure, sarà accelerata la sostituzione dei sistemi di riscaldamento elettrici a resistenza che in inverno consumano circa 2,8 TWh di elettricità. Sostituendoli in gran parte con pompe di calore, si potrebbero risparmiare circa 2 TWh. I Cantoni stanno sfruttando questo potenziale.